La programmazione HPC è intrinsecamente complessa perché richiede di combinare le competenze specifiche dei domini applicativi, come la matematica, la chimica e la fisica, con le competenze tecniche nell’ambito del calcolo ad alte prestazioni più tipiche dell’informatica e dell'ingegneria informatica. Una complessità destinata ad aumentare con la tendenza in corso alla specializzazione dei dispositivi di calcolo (CPU, GPU, DPU, FPGA, etc.), l’eterogeneità delle piattaforme e la crescente necessità di garantire alle applicazioni requisiti extra-funzionali, quali sicurezza e robustezza.
L'ecosistema HPC si sorregge su tre pilastri che sono i settori 1) infrastrutture, 2) tecnologie abilitanti per il calcolo, 3) applicazioni. Il laboratorio “HPC: Key Technologies and Tools” (HPC-KTT) si concentra sul settore delle tecnologie abilitanti per il calcolo e si propone di collaborare strettamente con gli attori principali degli altri due settori, ad esempio i centri di supercalcolo e i centri di eccellenza su specifici domini applicativi.
Il Laboratorio è formato da Nodi distribuiti su tutto il territorio nazionale e corrispondenti ad altrettante Università consorziate al CINI. Ciascun Nodo è diretto da un coordinatore e comprende docenti e ricercatori. Di seguito l’elenco dei Nodi del Laboratorio (in fase di aggiornamento):