Cybersecurity National Laboratory

Cyberchallenge.IT 2018: cerimonia di premiazione il 28 giugno a Roma

Cerimonia di Premiazione dei vincitori della seconda edizion ...

Libro Bianco:

Libro Bianco: "Il Futuro della Cybersecurity in Italia: Ambiti Progettuali Strategici”

    Alla fine del 2015, il Laboratorio Nazionale d ...

White Book:

White Book: "The Future of Cybersecurity in Italy: Strategic project areas”

    At the end of 2015, the National Cybersecurity L ...

 

Missione

L’Intelligenza artificiale, nella sua accezione moderna, multi-disciplinare, viene ormai considerata la tecnologia più strategica e dirompente del nostro XXI secolo.

Parafrasando le recenti dichiarazioni europee, possiamo definire oggi l’AI (Artificial Intelligence) come “la teoria e lo sviluppo di sistemi informatici in grado di svolgere compiti che normalmente richiedono l'intelligenza umana, come la percezione visiva, il riconoscimento vocale, i processi decisionali e la traduzione tra le lingue”. Ugualmente nella recente dichiarazione europea “AI for Europe”, l’AI, paragonata per forza strategica all’elettricità del XIX secolo, si riferisce ai sistemi che mostrano un “comportamento intelligente”, analizzando l’ambiente e prendendo decisioni- con un certo grado di autonomia.

La AI del XXI secolo è quindi una combinazione di tecnologie informatiche, che, grazie alla progressiva disponibilità di enormi quantità di dati scaturiti dalla trasformazione digitale costituiscono i componenti elementari per la creazione di sistemi intelligenti, capaci di percepire il mondo esterno, apprendere, ragionare e agire come un sistema biologico, o possibilmente meglio. I recenti progressi nel Machine Learning e Deep Learning e le disponibilità di enorme potenza di calcolo anche a basso costo hanno portato il diffondersi dell’AI ovunque, dalla radicale trasformazione dei processi industriali alle complesse analisi economiche e sociali. È quindi fondamentale approfondire e coordinare il lavoro di tutta le aree AI, per sviluppare i componenti elementari delle nuove generazioni di sistemi e servizi intelligenti. e comprendere in un unico paradigma molte tecnologie; dai sistemi percettivi (il linguaggio, la visione, i sensori, le interfacce aptiche), ai sistemi di apprendimento e ragionamento automatico (come il machine learning statistico e neurale, modelli di rappresentazione della conoscenza, ottimizzazione e pianificazione), ai sistemi intelligenti in grado di agire sull’ambiente (robotica, veicoli autonomi, agenti in realtà virtuale ed aumentata) ai nuovi sistemi e servizi informatici quali i sistemi di retrieval, di Q&A, di raccomandation e di profilazione di utenti, fino ai sistemi orientati alla cybersicurezza,  e alla analisi dei social.Le eccezionali nuove opportunità create dall’AI si presentano insieme a nuove vulnerabilità e rischi: la società e gli individui possono essere esposti a discriminazioni automatiche, violazione della privacy, perdita di autonomia e mancanza di trasparenza; rischi che possono minare la fiducia degli stakeholder e l’accettazione sociale delle nuove opportunità.  L’AI può essere un potente strumento per aumentare le capacità umane (augmented intelligence) o per creare sistemi e robot autonomi, e collaborativi, ed è quindi importante capirne le potenzialità ma anche la accettabilità nella interazione uomo e macchina intelligente. D’altro canto, la robotica sta trasformando positivamente il nostro modo di vivere e di lavorare, aumentandone l’efficienza e i livelli di sicurezza, fornendo livelli avanzati di servizio. È destinata a diventare la tecnologia trainante alla base di un’intera nuova generazione di dispositivi (semi-)autonomi che, attraverso le loro capacità di apprendimento, interagiscono attivamente con il mondo che li circonda e, quindi, forniscono il collegamento mancante tra il mondo digitale e quello fisico.

L’Italia ha una grande tradizione nell’AI, a livello metodologico, tecnologico ed applicativo, ed in questo rinato entusiasmo scientifico, economico, produttivo e sociale è nata l’esigenza anche in Italia di unire le forze delle università e dei Centri di Ricerca per la creazione di un nuovo Laboratorio Nazionale CINI AIIS ”Artificial Intelligence and Intelligent Systems”. Il laboratorio vuole creare le basi per un efficace ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale, inclusivo di tutte le competenze e votato a evidenziare le eccellenze nazionali per rafforzare il ruolo scientifico e tecnologico dell’Italia in Europa e nel Mondo. Gli obiettivi sono ambiziosi: 

- rafforzare la ricerca italiana: Stabilire un collegamento con le eccellenze scientifiche italiane in tutti i campi dell’AI e dei Sistemi Intelligenti; per questo si propone di monitorare la ricerca italiana in AI e i progressi nella teoria e nella progettazione di sistemi intelligenti, sia in termini di capacità di ricerca che di trasferimento tecnologico;

- supportare il ruolo dell’Italia nel mondo. Rafforzare l'eccellenza scientifica italiana significa rafforzare il ruolo strategico dell'Italia in tutte le iniziative europee e internazionali, per sostenere gli investimenti nazionali ed europei in tecnologia e ricerca;

- sostenere l'industria IT italiana promuovendo il trasferimento tecnologico dalla ricerca alla imprenditorialità attraverso la creazione di start-up innovative e nuove forme di azioni imprenditoriali; coinvolgendo le PMI che hanno già prodotti di AI come asset strategici; supportando gli stakeholder industriali italiani anche non IT (ad es. Automotive, moda, manifattura, agroalimentare, spazio, ...) nella loro crescita ;

- supportare la società Italiana: sostenendo le molte sfide che stanno caratterizzando il nostro stile di vita, come la medicina, le tecnologie per il benessere, l’invecchiamento, l’istruzione e l’educazione, fino alle discipline umanistiche e culturali. Promuovere l'adozione di soluzioni AI per supportare nuovi servizi nella Pubblica Amministrazione;

contribuire a nuove visioni dell’AI non solo tecnologiche, ma promuovendo campagne di sensibilizzazione in merito ai rischi legati all'utilizzo di tecnologie AI sulla riservatezza dei dati, sugli aspetti etici e sociali relativi, sui problemi di sicurezza nazionale, compresi gli aspetti dell'uso tecnologico malizioso o dual-use di intelligenza artificiale;

monitorare le risorse italiane per sviluppare la tecnologia oggi e nel futuro coinvolgendo i gestori delle risorse HPC disponibili sul territorio nazionale, al fine di definire la forza delle infrastrutture italiane.

 

Aree di Ricerca

I temi di ricerca affrontati nel Laboratorio CINI sono molteplici, coinvolgendo aspetti teorici e metodologici, tecnologici e applicativi. Data la ricchezza di temi si definiranno gruppi di lavoro tematici, coinvolgendo tutti gli attori dei Nodi dei laboratori CINI, fino ai centri di ricerca esterni pubblici e privati.

Le aree di ricerca si confronteranno anche nei diversi campi applicativi e saranno poste in relazione alle diverse iniziative scientifiche/tecnologiche italiane quali i Cluster Nazionali o i Competence Center di Industry 4.0 anche in relazione ad attività di ricerca industriale. Coinvolgeranno anche attraverso specifiche convenzioni le azioni per la Pubblica Amministrazione e per la Società italiana. 

 

Organizzazione

Il Lab CINI Artificial Intelligence and Intelligent Systems ha la seguente organizzazione

 

Direttore: 

Rita CUCCHIARA - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

 

Vice-Direttore: 

Marco GORI - Università degli Studi di Siena

 

Comitato di Gestione:

Barbara CAPUTO - Istituto Italiano di Tecnologia

Nicolò CESA BIANCHI - Università degli Studi di Milano

Luca CONSOLE - Università degli Studi di Torino

Giuseppe DE GIACOMO - Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Raffaele GIANCARLO - Università degli Studi di Palermo

Fosca GIANNOTTI - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Roberto NAVIGLI - Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Giovanni SEMERARO - Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”

Bruno SICILIANO - Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Paolo TRAVERSO - Fondazione Bruno Kessler

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