Eletti il Presidente e il Vice Presidente del CINI

L’Assemblea del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) ha eletto Presidente il prof. Stefano Russo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

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TeamItaly campione europeo in cybersicurezza a Varsavia

Il team italiano del Cybersecurity National Lab del CINI ha sbaragliato i concorrenti di 40 na- zioni nel campionato europeo ECSC – European Cybersecurity Challenge - affermandosi come migliore squadra nella competizione dedicata alla sicurezza informatica

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National Interuniversity Consortium for Informatics

CINI is the main point of reference for the Italian national academic research in the fields of Computer Science, Computer Engineering, and Information Technology. In a very strict cooperation with the national scientific communities, the Consortium promotes and coordinates scientific activities of research and technological transfer, both basic and applicative, in several fields of Computer Science and Computer Engineering.
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National Interuniversity Consortium for Informatics

The Consortium involves 1,300+ professors of both Computer Science (Italian SSD INF/01) and Computer Engineering (Italian SSD ING-INF/05), belonging to 39 public universities. The Consortium is submitted to the periodic Quality Evaluation of its research activities by ANVUR, the Italian National Agency for the Evaluation of the University System and Research.
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Press Review

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Calls For Papers & Other Opportunities

"PER UNA NUOVA ETICA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LE TECNOLOGIE RINNOVANO E CAMBIANO L'UMANO"

Giovedì 3 dicembre 2020 dalle ore 10:00
Live streaming su Webex n. riunione: 121 765 9559 - psw: dMzJGgNk322

Opinione ampiamente diffusa è che l'Intelligenza Artificiale (IA) debba servire gli interessi umani, che restano al cuore dell'innovazione tecnologica e il fine della stessa. Si va così ripetendo che l'IA è (e deve essere) pensata e implementata tenendo presente l'eccezionalità umana, che si manifesta nella capacità esclusivamente personale dell’autonomia etica. In questo senso, l’avvento dell'IA non comporterebbe affatto radicali cambiamenti sul piano morale, e i valori oggi già diffusi dovrebbero semplicemente essere applicati anche all'IA prestando soltanto una maggiore attenzione al fine di evitare abusi, che risulterebbero gravi anche per via dell'aumento delle capacità dispiegate.

D'altro canto, l'enorme aumento della potenza di calcolo degli elaboratori e l'ampia disponibilità di dati hanno reso efficace e praticabile il machine learning e il deep learning, e ciò sta comportando un salto significativo nel controllo dell'umanità stessa. L'aiuto offerto dall'IA non si limiterà solo ad allargare le potenzialità umane, ma comporterà una loro trasformazione, aprendo la strada a forme inedite di umanità. Per prendere solo un esempio, già ora l'IA comporta un cambiamento radicale della “privacy”, nozione che verrà ad assumere connotati diversi da quelli del passato. Come la bioetica ha comportato un'etica nuova (senza assoluti) rispetto all'etica tradizionale (con assoluti), così anche IA-etica comporterà un rinnovamento dell’etica invalsa: in particolare, l'estensione dell'etica dal dominio dell’umano a quello dell’artificiale potrebbe portare a considerare le tecnologie stesse moralmente rilevanti, o come agenti o come pazienti morali. Tutto ciò richiederà un ripensamento delle nozioni centrali dell'etica oggi diffusa, foriero di innovazioni non facilmente prevedibili, ma che vanno considerate.

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CINI participates as expert delegate in the italian committee of the Horizon 2020 Program for Information and Communication Technologies

 

 

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